Rioni storici di Trieste: Barcola

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Rioni storici di Trieste: Barcola

 

Barcola è una frazione di Trieste, che si sviluppa tra Roiano e Miramare. Comprende il lungomare e la pineta di Barcola, luoghi di passeggio, di ritrovo e di balneazione.
 
In epoca romana l’occupazione del territorio lungo la costa, si attuò attraverso il moltiplicarsi di ville urbano-rustiche che utilizzarono le risorse locali, in relazione con i commerci, resi sempre più intensi dalla continua espansione di Aquileia. Anche la riviera di Barcola attrasse l’attenzione dei romani per la posizione incantevole, e per il fatto che nell’ampia insenatura a riparo dai venti il mare consentiva l’attracco delle navi. Nell’autunno del 1887, all’altezza del porticciolo del Cedas, durante alcuni scavi vennero alla luce dei mosaici che rivelarono i resti di un complesso romano risalente al I°-II° sec. a.C.
Si giunse poi alla conclusione che si trattava di una grande villa romana che si estendeva su una superficie di oltre quattromila metri quadrati, con un fronte a mare di 140 metri. L’edificio, disposto su più terrazze, era composto da numerosi ambienti residenziali e di servizio che per grandezza del complesso e la ricchezza delle decorazioni e dei mosaici, indicava che la villa apparteneva a personaggi di alto rango. Molti ambienti erano decorati da mosaici e statue. I maggiori reperti rinvenuti sono ora conservati nel Lapidario Tergestino al Castello di San Giusto.
In età moderna, fino a metà del XIX secolo, Barcola è stata un insediamento di pescatori,  con una popolazione media di 400 persone.
Dal 1884, Barcola divenne la sede della distilleria a vapore Camis & Stock, fino al 1929, quando si la fabbrica venne trasferita nel nuovo stabilimento di Roiano.
Uno degli edifici sacri più importanti di Barcola è la chiesa di San Bartolomeo, costruita nel 1785, con un rosone proveniente dalla chiesa di San Pietro di Piazza Grande (attuale Piazza Unità). Vi si trova anche la statua di San Matteo dello scultore veneziano Enrico Merengo.
A monte di Barcola si trova quello che rimane del forte austriaco Kressich, costruito nel 1854, sopra il quale venne eretto tra il 1923 ed il 1927 il Faro della Vittoria.
Dal 1969, ogni anno, la seconda domenica del mese di ottobre, il mare antistante la frazione ospita un’importante manifestazione nautica, la Barcolana.
 

Borghi storici di Trieste: Banne

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Rioni storici di Trieste: Banne

 

Il Borgo carsico di Banne dista 4 km da Trieste e si trova a 366 metri di altitudine.

Banne prende il nome dal suo primo abitante, Matteo Ban, originario di Vipacco, che vi si era stabilito nella prima metà del ‘600. Nel 1773 il borgo contava 70 o 80 abitanti, tra i quali sei famiglie Ban; nel 1782 gli abitanti erano 94. Nel 1810 la frazione era composta da 25 case con circa 130 abitanti. Un ventennio più tardi gli abitanti erano diventati 150 (71 maschi e 79 femmine), vennero inoltre censiti 28 bovini e un asino. Nel 1846 i bovini erano diventati 51, poi si contavano 27 pecore, un maiale e un cavallo. Nel 1884 le case erano 44 con 215 abitanti, nel 1900 si contavano 206 abitanti, distribuiti in 52 case.

Nell’agosto del 1933 il Mensile della Città di Trieste cita la località di Banne con il nove di Busello (dalle antiche denominazioni: Busel, Buselo, Besele, Besela), quale residenza di patrizi triestini.

Fonte: Fabio Zubini – Opicina, 2007

Come arrivare: Bus 39: partendo dalla Stazione Centrale – Villa Carsia (Fermata: Banne, Strada per Opicina)

Rioni di Trieste: Banne

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Rioni storici di Trieste: Banne negli anni Trenta. Cartolina

 

Il Borgo carsico di Banne dista 4 km da Trieste e si trova a 366 metri di altitudine.

Banne prende il nome dal suo primo abitante, Matteo Ban, originario di Vipacco, che vi si era stabilito nella prima metà del ‘600. Nel 1773 il borgo contava 70 o 80 abitanti, tra i quali sei famiglie Ban; nel 1782 gli abitanti erano 94. Nel 1810 la frazione era composta da 25 case con circa 130 abitanti. Un ventennio più tardi gli abitanti erano diventati 150 (71 maschi e 79 femmine), vennero inoltre censiti 28 bovini e un asino. Nel 1846 i bovini erano diventati 51, poi si contavano 27 pecore, un maiale e un cavallo. Nel 1884 le case erano 44 con 215 abitanti, nel 1900 si contavano 206 abitanti, distribuiti in 52 case.

Nell’agosto del 1933 il Mensile della Città di Trieste cita la località di Banne con il nove di Busello (dalle antiche denominazioni: Busel, Buselo, Besele, Besela), quale residenza di patrizi triestini.

Fonte: Fabio Zubini – Opicina, 2007

Come arrivare: Bus 39: partendo dalla Stazione Centrale – Villa Carsia (Fermata: Banne, Strada per Opicina)

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