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BONAZZA Francesco, via
San Giacomo. Prima laterale sinistra di via Rio Corgnoleto. C.A.P. 34149.
Risale alla Del. Cons. n. 1727 d.d. 20.7.1966 l’intitolazione della strada a Francesco Bonazza, nato probabilmente a Venezia nel 1695 c. da Giovanni, scultore rinomato. Scarse e non verificate sono le notizie biografiche ed artistiche su Francesco Bonazza, che avrebbe iniziato la propria attività come incisore di cammei e che viene menzionato come scultore nel 1729, anno in cui fu pagato per due statue di San Marco per il ponte nuovo della Giudecca. Nel 1730 c. eseguì l’altorilievo l’Angelo che appare in sogno a Giuseppe (cappella del Rosario, chiesa SS. Giovanni e Paolo in Venezia), nel 1730 fu autore di alcune decorazioni per la facciata della chiesa dei Gesuiti. Operò anche a Padova dopo il 1748 con le Quattro virtù cardinali, a Valloncello (Udine) con un S. Michele Arcangelo e Tobiolo e l’angelo per la parrocchiale, e a Treviso con la Visitazione (considerata la sua opera migliore) e due Angeli per il tempietto della villa Pastega-Manera in Villorba.
Membro dell’Accademia di Venezia dal 1756, morì in quella stessa città nel 1770.
Alcune statue di Francesco Bonazza, firmate con le iniziali «F.B.F.» (Francesco Bonazza fecit), già esistenti presso la villa dei Gradenigo sul «Terragio», furono trasportate a Trieste nei primi anni dell’Ottocento per decorare il giardino di villa Sartorio in strada per Fiume. Le statue erano: l’Abbondanza, Adone, Pudicizia, e Guerriero, oltre a quattro cavalli marmorei posti tuttora davanti alla gloriette. Del Bonazza erano ancora una Pomona, un Fauno e alcuni Amorini, tutti esistenti nel ricordato giardino.
Bibliografia: A. Trampus, Vie e Piazze di Trieste Moderna, Trieste, 1989.
Un sentito ringraziamento va al Prof. Antonio Trampus, per aver acconsentito all'utilizzo dei suoi testi.