I preziosi Celadon del Museo orientale

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bacile celadon con decoro di foglie e onde stilizzate ( foto EM)

Una vetrina laterale della sala cinese del Museo orientale ( primo piano) presenta tre vasi di ceramica detta Celadon, di cui questo è il più antico. Risale alla dinastia Song “Durante la dinastia Sung – come scrivevano un tempo -( 960 – 1279 d.C. ) il successo della produzione della ceramica fu la colorazione di nero della merce ed il più spettacolare dei monocromi, il Celadon del nord dal tipico colore verde oliva.

I Cinesi non avevano ancora messo a punto la produzione della loro porcellana, ma questa ceramica  ne costituisce un precedente. Ancora adesso in Cina creano e vendono oggetti in questo colore e  questo stile.

Celadon è il nome attribuito a queste ceramiche dai Francesi, dal nome di un personaggio letterario.  Il colore ricordava la più preziosa giada, il disegno è inciso prima dell’invetriatura e cottura. Questo dovrebbe essere il vaso più antico del museo.

I tre vasi sono stati acquisiti negli anni Ottanta dell’ottocento da  Carlo Battistella e donati al Museo

Bibliografia: Crusvar Il civico museo d’arte orientale di Trieste Trieste, Rotary Club 2002

L’Onda di Hokusai

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La Grande Onda – di Katsushika Hokusai ( foto EM)

L’Onda di Hokusai è una silografia policroma databile attorno al 1830-1832 (mm 250 x 375) ed è una delle più note stampe di questo autore, di cui copie si trovano nei più grandi musei di arte orientale. Si trova esposta al terzo piano del Museo di Arte orientale di Trieste assieme alla collezione di stampe e surimono giapponesi, provenienti da collezioni private accolte nel tempo dai civici Musei.

L’onda travolge nella sua spuma la fragile imbarcazione sottostante.