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Trieste: Via Ruggero Timeus 4. Foto Paolo Carbonaio
Trieste: Via Ruggero Timeus 4.
Sulla facciata della casa ci sono sei statue tra le quali alcune rappresentano la Primavera, l’Inverno, San Rocco e forse San Sebastiano. Sul portone c’è un bassorilievo, opera di Antonio Bianchi da Follina, che raffigura una scena della santa inquisizione con due condannati al rogo, il loro carnefice, contornati da vari personaggi tra i quali giudici togati dell’ordine dei Gesuiti, oltre ad una figura femminile con un seno scoperto ed una giovane in atteggiamento supplicante, forse due altri martiri. (Fonte: L. Veronesi)
Sulla facciata della casa ci sono sei statue tra le quali alcune rappresentano la Primavera, l’Inverno, San Rocco e forse San Sebastiano. Sul portone c’è un bassorilievo, opera di Antonio Bianchi da Follina, che raffigura una scena della santa inquisizione con due condannati al rogo, il loro carnefice, contornati da vari personaggi tra i quali giudici togati dell’ordine dei Gesuiti, oltre ad una figura femminile con un seno scoperto ed una giovane in atteggiamento supplicante, forse due altri martiri. (Fonte: L. Veronesi)
il bassorilievo non ha a che fare con l’inquisizione, checché ne dica Trieste Nascosta e nemmeno i Gesuiti c’entravano con tale istituzione. Si tratta quasi certamente dell’episodio di Olindo e Sofronia dalla Gerusalemme liberata, una cui immagine molto simile al bassorilievo si trova alla Biblioteca civica, Gesuiti col turbante e corona? corbellerie nate dalla scarsa conoscenza