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Trieste: Piazza Giuseppe Garibaldi. Palazzo Polifemo. Foto Paolo Carbonaio
Trieste: Piazza Giuseppe Garibaldi. Palazzo Polifemo.
– La piazza prima di essere intitolata a Garibaldi, ha avuto più denominazioni: Piazza della Stranga (dal tedesco Schranke, dogana) per la presenza della dogana, Piazza della Marina per il palazzo dove avrebbe dovuto avere sede il Comando Supremo della Marina Militare e Piazza Elisabetta in onore dell’Imperatrice d’Austria che visitò Trieste per la prima volta nel 1856 e per la quale nel 1858 fu eretta la fontana posta al centro della piazza, opera dello scultore triestino Giovanni Depaul (1858) su disegno dell’Architetto Vallon.
– Palazzo Polifemo fu costruito nel 1882 con i capitali della Banca Union di Vienna. Avrebbe dovuto ospitare in un primo tempo il Comando Supremo della Marina Militare ed in un secondo tempo la sede centrale della banca stessa ma alla fine non si fece nulla. A quel punto fu ristrutturato internamente rendendolo adatto ad ospitare appartamenti. Originariamente, il foro nel gruppo scultoreo sulla facciata avrebbe dovuto contenere un orologio e i cittadini per burla chiamarono il palazzo Polifemo.
– La piazza prima di essere intitolata a Garibaldi, ha avuto più denominazioni: Piazza della Stranga (dal tedesco Schranke, dogana) per la presenza della dogana, Piazza della Marina per il palazzo dove avrebbe dovuto avere sede il Comando Supremo della Marina Militare e Piazza Elisabetta in onore dell’Imperatrice d’Austria che visitò Trieste per la prima volta nel 1856 e per la quale nel 1858 fu eretta la fontana posta al centro della piazza, opera dello scultore triestino Giovanni Depaul (1858) su disegno dell’Architetto Vallon.
– Palazzo Polifemo fu costruito nel 1882 con i capitali della Banca Union di Vienna. Avrebbe dovuto ospitare in un primo tempo il Comando Supremo della Marina Militare ed in un secondo tempo la sede centrale della banca stessa ma alla fine non si fece nulla. A quel punto fu ristrutturato internamente rendendolo adatto ad ospitare appartamenti. Originariamente, il foro nel gruppo scultoreo sulla facciata avrebbe dovuto contenere un orologio e i cittadini per burla chiamarono il palazzo Polifemo.