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Urna d'argento (sec. XIII), con le reliquie di S. Giusto. Tesoro della Cattedrale
Il reliquario (cm 41,3 x 22 x 21,6) che presenta delle fasce di girali fronzuti con grappoli d’uva eseguiti a sbalzo in lamina d’argento, e due Crocifissi sui lati minori di cui uno è ancora visibile, venne rinvenuto nel 1624 sotto l’altare del santo, dal vescovo Rinaldo Scarlichio. Le fonti riportano che il vescovo Rodolfo Pedrazzani (1302-1320) aveva deposto le ossa di san Giusto in una custodia d’argento all’interno di un antico sarcofago. Il ritrovamento fu di tale risonanza che lo stesso anno venne realizzato un altare d’argento, successivamente venduto e sostituito dal vescovo Giovanni Francesco Müller attorno al 1710/20 con uno di marmo. Dal 1856 quest’ultimo altare si trova nella chiesa di Trebiciano. Il 31 ottobre 1859 il reliquario d’argento venne collocato nel nuovo altare, opera dell’architetto Bernardi, e lì rimase fino al 1928, per l’avvenuta demolizione dello stesso. L’urna venne quindi trasferita nella cappella del Tesoro dove si trova tuttora. (g.c.)