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Rovigno / Rovinj. Foto di Sandro Alfa.
Rovigno è una città dell’Istria sud-occidentale, in Croazia, che conta 14.300 abitanti. Ha origini pre-romane ed ebbe un notevole sviluppo sotto il dominio romano, quando il suo nome era Arupinum o Mons Rubineus e successivamente anche Ruginium e Ruvinium.
Sotto il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia vide il suo massimo splendore. Dopo la caduta di quest’ultima e la parentesi napoleonica, passò all’Impero austro-ungarico, fino alla fine della Prima guerra mondiale.
Con il Trattato di Parigi del 1947 fu ceduta alla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia.
In origine la penisola su cui sorge il centro cittadino era un’isola, separata dalla terraferma da un canale e cinta da una spessa muraglia e da torrioni: a ponente vi era la porta di san Damiano con il relativo torrione (ora la Torre dell’Orologio), a levante la porta di Valdibora con il suo torrione (divenuta nel XVIII secolo casa di proprietà della famiglia Bognolo) e nel mezzo il famoso Portone del Ponte, munito di ponte levatoio, sul quale campeggiava una lapide con la scritta “Lo Reposso dei Deserti”. Tale porta fu demolita ed il canale interrato nel 1763, per espandere l’antico abitato.
Oggi Rovigno è un comune a statuto bilingue, le lingue ufficiali sono il croato e l’italiano. Rovigno è abitata prevalentemente da croati ma vi risiede anche una forte minoranza italiana di circa 1.650 persone riunite nella locale Comunità degli Italiani di Rovigno. La Comunità conta circa 2.401 soci con diritto di voto; il presidente è Marino Budicin che è anche Vicesindaco di Rovigno. Altri gruppi etnici sono costituiti da serbi, bosniaci, sloveni e albanesi.
In città è ancora usato da taluni il tipico dialetto istrioto nella sua variante rovignese (ruvigniz nell’idioma locale): questa è una parlata romanza del gruppo italico, autoctona di queste terre d’Istria.
Attrazioni turistiche:
Arco dei Balbi, costruito nel 1680 è l’antica porta della città fatta costruire dal podestà Daniele Balbi, una lastra sull’arco stesso lo ricorda.
Chiesa di Sant’Eufemia, costruita nel 1736 utilizzando materiale proveniente da due antichi edifici preesistenti: sul fondo della navata laterale destra si trova la statuetta di Sant’Eufemia mentre il suo sarcofago, risalente al VI secolo, è collocato alle spalle dell’altare maggiore.
Convento Francescano (1702). Capolavoro barocco. È annessa al convento una biblioteca contenente circa 12.000 volumi antichi e pregiati. Contiene inoltre circa 250 opere d’arte sacra di importante rilevanza storica.
Chiesetta di Santa Croce (1592), suggestiva, edificata sulla scogliera sopra la quale è possibile ancora ammirare il cippo marmoreo posato a perenne memoria dell’approdo dell’arca marmorea contenente le spoglie mortali di Eufemia di Calcedonia.
Chiesa di San Tommaso Apostolo (XIV secolo), meraviglioso esempio di architettura medievale.
Battistero della Santissima Trinità, collocata in Piazza del Laco, è la più antica chiesa cittadina; di stile romanico ha pianta ettagonale.
Palazzo Comunale, le cui fondamenta risalgono al 1308.
Torre dell’orologio (XII secolo), per un periodo fu adibita a prigione, ora è uno dei simboli cittadini.
Teatro Gandusio, costruito per volere e su progetto di Nicolò Califfi, sindaco di Rovigno nel 1854. Splendido esempio architettonico, porta il nome di Antonio Gandusio, uno dei più famosi e brillanti attori del teatro novecentesco italiano, originario proprio di Rovigno.
Pinacoteca, è una piccola mostra permanente che espone principalmente quadri di origine veneta (XVIII secolo).
Parco nazionale di Punta Corrente.
Canale di Leme.
Chiesa di San Tommaso (VIII-IX secolo), si trova a circa 5 km da Rovigno. Considerata uno splendido esempio dell’architettura sacra risalente al periodo carolingio istriano.
Moncodogno: sito preistorico della media età del bronzo (1800-1200 a.C.).
Monsego: sito sepolcrale con tumuli di pietra.
Villa romana di Cala Cisterna risalente ad un periodo oscillante tra il II e il IV secolo d.C.
Acquario.
Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, Istituzione del Consiglio d’Europa.
Fonte: Wikipedia.