Trieste: Riva Grumola 14. Stazione Rogers.

Per iscrivervi al Gruppo cliccate sull’immagine sottostante:

Gruppo Facebook Trieste di ieri e di oggi





L'immagine può contenere: albero, cielo, pianta e spazio all'aperto
Trieste: Riva Grumola 14. Stazione Rogers.
Foto Paolo Carbonaio
Trieste: Riva Grumola 14. Stazione Rogers.
Si tratta di un piccolo edificio, ex stazione di servizio della società Aquila (distributore carburanti e autofficina), considerato una piccola gemma dell’architettura contemporanea italiana. Il progetto risale agli inizi degli anni Cinquanta ad opera del famoso studio milanese BBPR, di cui era membro l’architetto triestino Ernesto Nathan Rogers, ritenutouno dei teorici e fondatori dell’architettura contemporanea italiana. La Stazione Rogers si caratterizza per la copertura ad onde sospesa su pilotis, per il largo impiego del vetro nelle tre sale, identiche ma slittate di una mezza lunghezza, per l’uso dei soli colori “aziendali”. Adesso, “Uno degli elementi centrali del progetto – segnalano i progettisti – è la luce; sia quella diurna, che necessariamente significherà un’espansione degli spazi interni, come quella notturna che trasformerà “Stazione Rogers” in una lampada nella notte”. L’intervento su quello che i progettisti hanno definito “un nuovo distributore di cultura” è stato eseguito dal gruppo di professionisti riuniti per questa iniziativa nella “Associazione Stazione Rogers” risultata vincitrice del concorso di idee per la riqualificazione dell’ex stazione di servizio e formata da tre entità: l’Associazione Ernesto Nathan Rogers per il progresso dell’architettura e della scienza promossa dagli architetti Luciano Semerani e Gigetta Tamaro, l’Associazione Trieste Contemporanea di Giuliana Carbi e Franco Jesurun e Comunicarte di Lorenzo Michelli e Massimiliano Schiozzi. (da: edilone.it)

Pubblicità (o stemma), della metà del settecento, della fabbrica di rosolio di Giacomo Balletti

Per iscrivervi al Gruppo cliccate sull’immagine sottostante:

Gruppo Facebook Trieste di ieri e di oggi


Pubblicità (o stemma), della metà del settecento, della fabbrica di rosolio di Giacomo Balletti. Documento originale. Collezione Dino Cafagna

Giacomo Balletti, fu un vulcanico imprenditore ferrarese che, giunto a Trieste nel 1730, quindi subito dopo l’apertura del Porto Franco, aveva avviato una produzione di cremor tartaro e di rosolio. Aprì poi anche una fabbrica di saponi e una ancor più fortunata per la produzione di ceramiche, di cui ebbe, a Trieste, inizialmente, il monopolio.

Trieste: SISA,davanti all’ex Hotel de la Ville, 1928

Per iscrivervi al Gruppo cliccate sull’immagine sottostante:

Gruppo Facebook Trieste di ieri e di oggi


SISA,davanti all'ex Hotel de la Ville, 1928. Collezione Dino Cafagna

1928, bacino San Giorgio, davanti all’ex Hotel de la Ville: idrovolante della SISA (societa’ italiana servizi aerei), linea Trieste-Zara. Inizialmente venne usato uno scivolo in legno: con la SISA era nata la prima azienda per il trasporto aereo civile in Italia!

Modiano, bozzetto pubblicitario per le carte da gioco

Per iscrivervi al Gruppo cliccate sull’immagine sottostante:

Gruppo Facebook Trieste di ieri e di oggi


Modiano, bozzetto pubblicitario per le carte da gioco. Collezione Dino Cafagna

Industria cartotecnica MODIANO, bozzetto pubblicitario per le carte da gioco, f.to C. Cuccoli, tempera su cartoncino, cm 22 x 29, anni 40.
L’azienda fu fondata nel 1868 a Trieste da Saul David Modiano, un commerciante nativo di Salonicco, che decise di avviarla per la produzione di cartine da sigaretta. In seguito alla notorietà acquisita, nel 1884 fu aggiunta una litografia specializzata in riproduzioni artistiche e carte da gioco, che in breve tempo si affermò a livello mondiale. Nei primi anni del XX secolo l’azienda si distinse anche per la realizzazione artistica di cartelloni pubblicitari.
Nel 1987 Modiano venne rilevata dall’azienda cartotecnica Grafad, che ne ha ampliato l’offerta produttiva.