Trieste – Chiesetta di Santa Maria in Siaris

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Trieste - Chiesetta di Santa Maria in Siaris

Uno dei più antichi edifici sacri del territorio, sul ciglione scosceso della Val Rosandra.
Le origini sconosciute ci riportano la leggenda di Carlo Magno e dei suoi resti mortali, che riposti all’interno di una grotta vicina, attendono il Giudizio Universale. La chiesetta esiste almeno dal XIV sec., poiché lo statuto trecentesco della confraternita dei «Battuti» la ricorda assieme a S. Maria di Grignano: il confratello che «bestemmiasse o pronunciasse parole disoneste debba andar a S. Maria de Siaris discalzo». Probabilmente eretta nel XIII secolo, di struttura rettangolare, con abside, portico e un piccolo campanile a vela, nel corso dei secoli è stata restaurata molte volte. Restauri che ben poco hanno conservato dell’originaria costruzione, tanto che attualmente si presenta ad unica navata con abside semicircolare all’interno, e rettangolare all’esterno. La facciata presenta un portale e due finestre rettangolari – sull’architrave della porta sono incisi i monogrammi di Gesù e di Maria e la data 1647: “16 IHS MRA 47”. La sommità è coronata da un campaniletto a vela.
E’ meta di pellegrinaggi fin dal 1367.

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Uno dei più antichi edifici sacri del territorio, sul ciglione scosceso della Val Rosandra.
Le origini sconosciute ci riportano la leggenda di Carlo Magno e dei suoi resti mortali, che riposti all’interno di una grotta vicina, attendono il Giudizio Universale. La chiesetta esiste almeno dal XIV sec., poiché lo statuto trecentesco della confraternita dei «Battuti» la ricorda assieme a S. Maria di Grignano: il confratello che «bestemmiasse o pronunciasse parole disoneste debba andar a S. Maria de Siaris discalzo». Probabilmente eretta nel XIII secolo, di struttura rettangolare, con abside, portico e un piccolo campanile a vela, nel corso dei secoli è stata restaurata molte volte. Restauri che ben poco hanno conservato dell’originaria costruzione, tanto che attualmente si presenta ad unica navata con abside semicircolare all’interno, e rettangolare all’esterno. La facciata presenta un portale e due finestre rettangolari – sull’architrave della porta sono incisi i monogrammi di Gesù e di Maria e la data 1647: “16 IHS MRA 47”. La sommità è coronata da un campaniletto a vela.
E’ meta di pellegrinaggi fin dal 1367.