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Trieste, Piazza Vittorio Veneto, palazzo delle Ferrovie. Foto Paolo Carbonaio
Trieste: Piazza Vittorio Veneto.
Palazzo delle Ferrovie, costruito tra il 1894 e 1895 su progetto dell’architetto Raimondo Sagors per l’Istituto Pensioni Impiegati del Lloyd Austriaco. Nel 1913 passò all’Imperiale Regio Erario per l’amministrazione delle Ferrovie austriache e, dopo la Prima Guerra Mondiale, ospitò la sede delle Ferrovie dello Stato italiano.
Il palazzo fu sede dei consolati di Argentina, Norvegia e Portogallo, di società armatrici come Adria, Veneta, Florio e Rubattino ospitò inoltre le case di spedizioni American Express di New York, la Schenker e la Boemia, associazioni dopolavoristiche, il comando della Milizia Ferroviaria e un Pronto Soccorso della Croce Rossa Italiana, attività commerciali tra cui il negozio di Ignazio de Brull, mentre nella parte posteriore dell’edificio in epoca fascista c’era il Teatro del Dopolavoro Ferroviario, trasformato nel 1949 nel Cinema Vittorio Veneto. Attualmente ci sono gli uffici delle Ferrovie dello Stato.
In stile rinascimentale, il palazzo di cinque piani ha l’accesso principale in Piazza Vittorio Veneto. La facciata principale ha un rivestimento a bugnato per i primi due piani, mentre i tre piani superiori sono trattati ad intonaco. Il piano terra presenta una serie di aperture ad arco a tutto sesto, mentre le finestre del piano nobile sono arricchite da un timpano triangolare. La facciata presenta una parte centrale con colonne che poggiano su piedistalli alternati a balaustre in pietra. Sulle finestre dell’ultimo piano ci sono dei motivi vegetali e nastri con mensoloni decorati da teste a sostegno della balaustra. Sulla sommità dell’edificio c’è una targa con inciso in numeri romani l’anno della costruzione e inaugurazione: 1895.
Palazzo delle Ferrovie, costruito tra il 1894 e 1895 su progetto dell’architetto Raimondo Sagors per l’Istituto Pensioni Impiegati del Lloyd Austriaco. Nel 1913 passò all’Imperiale Regio Erario per l’amministrazione delle Ferrovie austriache e, dopo la Prima Guerra Mondiale, ospitò la sede delle Ferrovie dello Stato italiano.
Il palazzo fu sede dei consolati di Argentina, Norvegia e Portogallo, di società armatrici come Adria, Veneta, Florio e Rubattino ospitò inoltre le case di spedizioni American Express di New York, la Schenker e la Boemia, associazioni dopolavoristiche, il comando della Milizia Ferroviaria e un Pronto Soccorso della Croce Rossa Italiana, attività commerciali tra cui il negozio di Ignazio de Brull, mentre nella parte posteriore dell’edificio in epoca fascista c’era il Teatro del Dopolavoro Ferroviario, trasformato nel 1949 nel Cinema Vittorio Veneto. Attualmente ci sono gli uffici delle Ferrovie dello Stato.
In stile rinascimentale, il palazzo di cinque piani ha l’accesso principale in Piazza Vittorio Veneto. La facciata principale ha un rivestimento a bugnato per i primi due piani, mentre i tre piani superiori sono trattati ad intonaco. Il piano terra presenta una serie di aperture ad arco a tutto sesto, mentre le finestre del piano nobile sono arricchite da un timpano triangolare. La facciata presenta una parte centrale con colonne che poggiano su piedistalli alternati a balaustre in pietra. Sulle finestre dell’ultimo piano ci sono dei motivi vegetali e nastri con mensoloni decorati da teste a sostegno della balaustra. Sulla sommità dell’edificio c’è una targa con inciso in numeri romani l’anno della costruzione e inaugurazione: 1895.