Trieste – Via del Molino a Vento

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Trieste - Via del Molino a Vento: pianta di Trieste del 1829 dove è segnato il punto preciso dove stava il mulino a vento che diede poi il nome alla via
Intorno alla metà del Settecento alcuni imprenditori, volendo utilizzare il vento della bora, costruirono un molino sul terreno allora privo di fabbricati. Questo mulino ovviamente era mosso dalla forza del vento, ma per l’intensità e l’intermittenza della bora l’attività fallì; di questa attività rimasero fino alla fine 1700, solo un rudere, una sorta di torre diroccata.
Nel 1798 un certo Giuseppe Duprè volle ritentare la prova, costruendo un altro molino poco lontano dal primo, ma il risultato fu lo stesso. Di quei due mulini rimasero le rovine che diedero poi il nome alla nuova via che andò formandosi in quelle adiacenze nei primi anni del 700.
Qui la via in nero che si biforca a sinistra ( = 2 ) continua con la via dell’Istria, mentre l’altra ( = 1 ) continua con la strada di Fiume.
La via fu aperta nel 1728 quando cioè venne regolata per volontà del Capitano Cesareo Andrea Barone de Fin, che volle inoltre fortificare il corso della lunga strada, che scendeva da Montebello, con solidi travi in legno, costruendo inoltre anche il muro di sostegno nel lato a sinistra della stessa salendo, che ancor oggi delimita verso il basso la ripida salita. (Dino Cafagna)

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